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Pagina:Poemi (Byron).djvu/30

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28 il corsaro

» Oh mio destin!.... Folle! Te stesso accusa,
» Ei può salvarti ancor;... l’estremo forse
» Questo giorno non è!; ....

XIV.

Lento, e raccolto430
In suo fosco pensier, sorse Corrado
In vetta al colle, e sulla ferrea porta
De la torre sostò, ch’udìo gli accenti,
Di che l’orecchio suo mai non fu lasso,
Söavi uscirne, e così in meste note435
Scioglier quell’angiol di beltade il canto.



Dolce un segreto e tenero,
M’alberga in mezzo al cor,
E sconosciuto, e tacito
Fia che v’alberghi ognor;440
Sol quando l’ansio palpito,
Risponde al tuo mio ben,
Qual pria lo sento insorgere,
E mormorarmi in sen.