Vino e ferro vogl’ io, come a’ begli anni
Alceo chiedea nel cantico immortal:
Il ferro per uccidere i tiranni, 16Il vin per festeggiarne il funeral.
Ma il ferro e il bronzo è de’ tiranni in mano;
E Kant aguzza con la sua Ragion Pura il fredd’ ago del fucil prussiano, 20Körner strascica il bavaro cannon.
Cavalca intorno a l’avel tuo, Voltèro,
Il diletto di Dio Guglielmo re,
Che porta sopra l’elmo il sacro impero, 24Sotto l’usbergo la crociata fe’,
E ne la man che in pace tra il sacrato
Calice ed il boccal pia tentennò
Porta l’acciar che feudal soldato 28Ne le stragi badesi addottrinò,
E crolla eretta al ciel la bianca testa....
O repubblica antica, ov’è il tuo tuon?
Il cavallo del re, senti, ti pesta, 32E dormi ne la tua polve, o Danton?
Mescete vino e oblio. La morta gente,
O epigoni, fra noi non torna piú!
Il turbin ne la voce e nel possente 36Braccio egli avea la muscolar virtú