Pagina:Poesie (Carducci).djvu/926

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900 odi barbare

Cosí cantano i fior che si risvegliano:
cosí cantano i germi che si movono
e le radici che bramose stendonsi:
cosí da l’ossa de i sepolti cantano
20i germi de la vita e de gli spiriti.

Ecco l’acqua che scroscia e il tuon che brontola:
porge il capo il vitel da la stalla umida,
la gallina scotendo l’ali strepita,
profondo nel verzier sospira il cúculo
25ed i bambini sopra l’aia saltano.

Chinatevi al lavoro, o validi omeri;
schiudetevi a gli amori, o cuori giovani,
impennatevi a i sogni, ali de l’anime;
irrompete a la guerra, o desii torbidi:
30ciò che fu torna e tornerà ne i secoli.