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IN MORTE
DEL CELEBRE
Pianger cercai, non già del pianto onore.
Petrarca.
Ombra cara e diletta, Ombra, che forse
Qui spazj ancora, e intorno a me ti aggiri
Da quel tenero amor tratta, che spesso
Ti scorse a darmi ne’ miei mali aìta,
5Queste non isdegnar, che a te consacro
Afflitte note dal mio duol dettate.
Altri con franchi armonïosi modi
Sonar faranno le tue glorie, e mille
Di lauri eterni appenderan ghirlande
10A la tua tomba, su cui morte frema,
D’ira avvampando nel vedersi tolta
La tua parte più bella a fasti suoi.
Godranno essi ridir che tu fuggendo
Agi e piacer, giovine ancor sudasti
15Su dotte carte, e su le ascose fibre
Del corpo umano, e su le membra incise,