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RITORNATA
DA CEREA IN VERONA
D’ONDE LESBIA
DOVEA FRA NON MOLTO PARTIRE
SONETTO
Ecco Novembre: già cinto di orrore
Il verno ingrato a noi fece ritorno
Addio Cerea, addio ridente adorno
Asilo di piacer tempio di amore.
E tu Verona addio, già fuggon l’ore
Rapide ahi troppo! e già si appressa il giorno
Che pur dal tuo felice almo soggiorno
Dovrò partire a te lasciando il core.
Lungi da te sospir dolenti, e vive
Lagrime andrò versando, e il dolor mio
Farò ridir a le paterne rive.
Ma chi saravvi in quest’amabil suolo
Che pianga al mio partir? chi sarà o Dio!
Che volga a me lontana un pensier solo?