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IN VERONA IN LODE
DEL CH. POETA MORANDO
MANCATO DI VITA IN FRESCHISSIMA ETÀ
SONETTO
Mentre Morando(b) le immortali carte
Io leggo che sul primo acerbo fiore
Degli anni tuoi sì vagamente hai sparte
Di rime, che solea dettarti Amore;
E mentre io veggo come franco hai l’arte
Di tutte ricercar le vie del core,
Se de’ tragici allor ti piace ornarte
E a tua voglia destar l’ira o il terrore:
Piango e m’adiro che sì presto il fato
T’abbia rapito, ond’or su queste rive
M’è tolto udir de la tua voce il suono.
E duolmi che sul cenere onorato
Di carmi invece, io sol possa di vive
Lagrime, e di sospir offrirti un dono.