Prorompeva ogni giorno: ahimè! gli sforzi 775Del valor mio nulla potean su tanto
Nover crescente di nemici. A noi
Già le biade fallìan, già fallìan l’armi,
E già il cessar d’ogni speranza e il cruccio
Rabido della fame a’ guerrier nostri 780Consigliavan rivolta ed abbandono.
Universal divenne voce alfine:
« Arrendiamci! arrendiamci! » Il masnadiero
Promettea vita a ognun fuorchè a mia suora
E a’ suoi figliuoli e a me. Tra minaccioso 785E supplicante, io i perfidi arringava,
Che della rocca aprir volean le porte:
— « Sino a dimane il tradimento, o iniqui,
Sino a dimane sospendete! » Un resto
Di pietà e di rispetto, al grido mio, 790Rïentrò in cor de’ più. « Sino a dimane!
Sclamarono, e se Dio pria dell’aurora
Portenti oprato non avrà a tuo scampo,
Lo scampo nostro procacciar n’è forza ».
Oh spaventosa notte! Oh fugaci ore! 795Oh come orrenda cosa eraci il suono
Del bronzo che segnavale! Oh angosciato
Appressarsi dell’alba! Oh sbigottiti
Muti sembianti della mia sorella