Giocondo sempre d’abborrire un forte,
Che per ingegno e vïolenza regni.
E a cotal colleganza d’assalenti
Quai son le forze che opporrìa Manfredo? 490— Le regie forze! esclama furibondo
Il Provenzal barone.
— In molte guerre
Il vostro re s’avvolge, Ugo ripiglia,
E ove sia con gagliarde armi assalito
Per altri lidi, a propugnarli io veggo 495Receder queste schiere, e te, Manfredo,
Veggo fremente e povero d’acciari,
E tradito da’ tuoi! . . .
Qui del profeta
Interrompon la voce i capitani.
Egli alza il Crocefisso, ed umilmente 500Prega i superbi, e pregali pel nome
Del Redentor. Respinto viene, e sorge
Più d’un ferro dell’oste a minacciarlo.
Scudo al monaco feansi alcuni prodi,
E fra questi Eleardo. Il santo vecchio 505Di scherni non tremò, nè di minacce,
E più fïate ripetè ai felloni:
— L’impresa vostra maledice Iddio!