Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico II.djvu/208

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Men empio è il ghibellino.
                                                       ― Empi siam tutti,
Amor vantando di giustizia a gara,
1875E ognor con nostre stolte ambizïoni
Opprimendo la patria e calpestando
Natura e dritti ed innocenza e onore!
     Così dal labbro del feroce vecchio
Usciva un misto d’indomata audacia
1880E di sincero pentimento. Il capo
Piegava sotto ai fulmini divini,
Ma i consigli degli uomini esecrava,
E negli sguardi suoi sì presso a morte
Indistinti fulgean Cielo ed Inferno.


IX.


     1885Bella fra tutte umane imprese è quella
Dell’uom che avvampa di desìo di pace
E di perdon, non per suo proprio bene,
Ma per altrui! ma per servire a Dio,
Ed alla dolce patria e ad infelici
1890Cuori ch’egli ama e consolare anela!
Tal nell’ire civili è il vostro uficio,
O vegliardi autorevoli che all’ara
Del Dio di pace consecraste i giorni!
     Ecco arrivare al campo Ugo e Maria: