Ma celava del dolce animo i sensi,
E si fea beffe di Gilner. — Cinquanta 85Anni, e sei debol come donna!
— Ingrato
A mia terra non son, dicea con ira
Il rozzo Saluzzese: amo ed onoro
Tutte le sponde sue, tutti i suoi rivi,
Perchè infinita all’alma mia recaro 90Per molt’anni letizia! Un Saluzzese
Che s’innamori di straniere spiagge,
Sire, oltre voi, lo cercherete indarno.
In tali avvicendati impeti il suolo
Di Piemonte magnifico varcaro 95I duo peregrinanti, e nella Insùbre
Signorìa de’ Visconti eccoli alfine.
Bello l’aspetto della reggia altera
Ove rinnovellato han de’ Lombardi
La monarchia i Visconti, esterminando 100La invecchiata repubblica! E del forte
Imperante Luchin bella col saggio
Fratel Giovanni l’armonia perpetua,
Mentre Giovanni dall’Olona il lituo
Stendeva episcopal per così vasta 105Regïon cisalpina! Ambo i fratelli
Sprona eccelso desìo: giustizia, freno