205Dell’Apostol supremo! Ognun di voi
Decoro sia del tempio, e sparga incanto
D’innocenza e di grazia: allor null’uomo
Luce di verità cercherà altrove!
D’Alighier le profetiche rampogne 210E il supplice sospir profondamente
Commovean gli ascoltanti. E più commossi
Fur quando l’egro venerando vate,
Dopo quella versata onda robusta
D’autorevoli detti, e quell’ardente 215Sguardo che nuncio ancor parea di vita,
Più languid’occhi intorno volse, e sparve
Il foco onde suffuse eran le gote,
E i fianchi più nol ressero, e la sacra
Testa cercò dell’origlier l’appoggio, 220E la palpante man tremula corse
Al crocefisso, e lo portò alle labbra.
Presso all’infermo palpitàr concordi
Gl’impauriti cuori, e mal frenate
Voci s’udìr di pianto. Il vecchio Guido 225Mirò i piangenti ed accennò silenzio;
Ma involontaria dal suo ciglio eruppe
Sovra Dante una lagrima, e il poeta
Sull’ospite magnanimo la grata
Pupilla alzando, gli serrò la destra.