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dal 1896 | 145 |
AD ALFREDO CASELLI
Se tu sei nulla, noi siamo nulli;
chè in tutto, Alfredo, simile io t’amo.
Per le fanciulle, per i fanciulli
4noi lavoriamo.
Abbiam per loro sempre qualcosa,
mentre la vita già li tormenta:
sempre qualcosa che sa di rosa,
8d’uva, di menta.
Per i ragazzi, per le ragazze
facciam nel verno sorgere il giugno
con le ciliege dolci e le lazze
12bacche del prugno.
Ecco entra, in tanto che sulle nere
panche di scuola leggono i nomi,
come se a un tratto s’apra il celliere,
16l’odor di pomi.