Pagina:Politici e moralisti del Seicento, 1930 – BEIC 1898115.djvu/67

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della ragion di stato - i 61


publiche: anzi è pur troppo vero, che questo nome nuovo è stato ritrovato dagli adulatori de’ prencipi, li quali per il piú non avendo lo scopo vero del prencipe, cioè l’onesto e il bene de’ sudditi, ma il proprio interesse e utile, facendo molte cose dannose a’ popoli, e men che oneste per propria utilitá: per coprire le malvagie operazioni, hanno ritrovato per iscusa nome cosí onesto. E benché nelle republiche rette vi sia la sua ragion di stato buona, la quale è veramente quella buona consultazione del prencipe o dominanti buoni per conservar sé e la forma presente della republica: perché però questa s’accorda quasi con la prudenza politica, servando per lo piú le leggi scritte indrizzate al ben del popolo, non si serve molto di questa ragion di stato, governandosi con tal prudenza, e avendo tanto a cuore il ben de’ sudditi, che non fa bisogno molto della ragion di stato; conservandosi la forma della republica, e per la sua bontá, e per l’amore de’ sudditi. E questa penso io che fosse la causa, perché Aristotele nel quarto, quinto e sesto della Politica fosse cosí scarso in descrivere la ragion di de’ hbuoni re e cosí copioso nella ragion di stato de’ tiranni e altre republiche ree; oltre le altre cause, che si diranno a suo luogo. Ma le altre republiche ree, essendo violente e indrizzando le sue azioni al proprio interesse, né riguardando il bene de’ popoli, essendo da tutte le bande soggette a’ pericoli e mutazioni, hanno bisogno di maggiori puntelli per sostenersi, e di piú mezzi per conservarsi, e di maggiori stratagemme e astuzie per difendersi; ed essendo queste cose verissime, come ancora essendo rarissime le buone, non puoche le difettose e manchevoli, e moltissime le male e corrotte: la ragion di stato piú in queste due esercitandosi, né comprendendosi queste nel genere della diffinizione descritta, non veggo come si possa per buona diffinizione ricevere. Ma che la ragion di stato delle manchevoli o cattive non possa comprendersi sotto il detto genere è manifesto, perché la buona consultazione è parte della prudenza, né questa può aver luogo nelle male azioni, che tuttavia si esercitano in quelle republiche, o difettose o ree. Quanto poi alle due particelle poste come differenze