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della ragion di stato - i |
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conforme all’essenza o forma di quello stato, che l’uomo si
ha proposto di conservare o formare. Ma perché le forme de’
domíni sono varie, e alcune buone e alcune male, e quelle
ancora tra di loro sono varie, e differenti, come ancora le ree:
i mezzi d’introdurre o conservar le buone e le male non possono esser i medesimi, né simili; anzi li mezzi di conservar le
buone republiche, essendo esse di natura diversa tra di loro,
saranno ancora diversi, come ancora i mezzi delle ree. Cosí
vediamo che gli ateniesi per mantenimento della democrazia
inventarono l’ostracismo. Tarquinio Superbo, mentre, lasciato
di communicare i publici negozi col senato, come era il solito
degli altri re, si mise a governare i suoi popoli con propri
consigli, s’incaminò alla tirannide. Cosí Ottavio finite le guerre
civili, disarmato il popolo, e allettatolo coll’abondanza e con
i giuochi teatrali alla commoditá e ozio, fondò quella tirannide,
pure tolerabile, finché da Tiberio con la legge della maestá
praticata con interpretazioni troppo sottili e cautelose e altri modi
pieni di sceleratezze fu compiuta. Il Turco, che nell’ingresso
del suo dominare uccida i suoi fratelli e nipoti; che nel suo dominio non ammetta nobiltá o feudatari; che tutta la sua potenza appoggi al numero e valore de’ suoi schiavi, non è altro
che usar la propria ragion di stato: cioè che la forma del suo
dominare richiede tali mezzi per conservarsi. Che alcuni, aspirando a farsi tiranni, si siano fatti capi della plebe, con titolo
di volerla liberare dall’oppressione de’ nobili, ciò si fa per ragion di stato. Tutti questi mezzi in tutto tra loro differenti,
caminando tutti ad un fine, che è o d’introdurre, o di conservare quella particolar forma di republica, la quale si è proposta per iscopo, dimostrano che la ragion di stato tutta sia
posta nel conoscere quei mezzi, e nel valersene, li quali siano
atti per istituire o per conservare il regno o dominio, sia egli
o buono o cattivo. I fini adunque di tutte le ragioni di stato
sono li medesimi, che sono il conservare quella forma di republica nella quale sono posti; ma i mezzi sono diversi: perché secondo che la forma della republica è buona o rea, i
mezzi sono o buoni o mali; sempre buoni saranno rispetto al
Politici e moralisti del Seicento. |
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