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della ragion di stato - ii | 71 |
LIBRO SECONDO
DELLA RAGION DI STATO REGIA
Proemio.
Cap. I — Eccellenza della ragion di stato regia. Diversitá, e cose che in quelle si hanno a considerare.
Cap. II — L’innocenza della vita essere la principale difesa della vita del prencipe.
Cap. III — Della vita del prencipe; [esempi di Augusto].
Cap. IV — Che ancora al re è necessaria la guardia al suo corpo, d’uomini armati.
Cap. V — Qual debba essere la guardia del re, o di cittadini o di forestieri.
Cap. VI — Che deve il re guardarsi dall’insidie che si fanno alla persona sua per mezzo de’ veneni.
Cap. VII — per fuggir i pericoli dell’insidie e congiure essere spediente al re anche delle spie e accusatori; e come con quelli si debba governare.
Cap. VIII — Della ragion di stato regia per conservare la forma del suo dominio.
Cap. IX — Quello che ne scrisse Aristotele della ragion di stato regia, e perché in quella fosse cosí parco.
Capitolo X
La pietá e religione esser il primo fondamento del dominio regio
e della sua ragion di stato: ma non finta nè simulata.
Se il secretario fiorentino, quando disse che la religione doveva servir al prencipe solamente per mantello, acciò il popolaccio creda che in lui regni la pietá e l’amor e timor di dio: ma però poco importare, che cosa intrinsecamente egli creda, — si fosse voltato col giudizio a considerare le incomoditá grandi e i danni che a’ prencipi apporta l’interno disprezzo