Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/195

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zavano con le lande, i cavalli de’nemici. Preparati gli eserciti, si cominciò a udire il suon d7 iniiuiti corni, e altri varj istrumenti, e poi molli canti, che così è consuetudine de’ Tartari avanti che comincino a combattere, e quando le nacchere, e tamburi suonano, vengono allora alle mani. 11 Gran Can fece prima cominciar a sonar le nacchere dalle parti destra, e sinistra, e si cominciò una crudele, e aspra battaglia, e l’aere fu immediate tutto pieno di saette, che piovevan da ogni canto, e vedevansi uomini e cavalli in terra cader morti in gran numero. E tanto era orribil il grido degli uomini, e strepito delle armi, e cavalli, che rappresentava un’estremo spavento a chi l’udiva. Tirate che ebbero le saette, vennero alle mani con le lancie, e spade, e con le mazze ferrate, e fu tanta la moltitudine degli uomini, e soprattutto dei cavalli, che restarno morti uno sopra l’altro, che una parte non poteva trapassare ov’era l’altra: e la fortuna stette indeterminata per lunghissimo spazio di tempo, dove avesse a dar la vittoria di questo conflitto, qual durò dalla mattina sino a mezzogiorno, perchè la benevolenza delle genti di Najam 295 verso il lor signore, che era liberalissimo ne fu causa, conciosiacosachè ostinatamente per amor suo volevano piuttosto morire, che voltar le spalle. Par alla line vedendosi Najain circondato dall’esercito nemico, si messe in fuga, ma subito fu preso e condotto alla presenza di Cablai, qual’ ordinò ch’ ci fosse fatto morire 295 cucito fra due tappeti, che fossero tanto alzati sii e giù, che lo spirito gli escisse dal corpo, e la causa di tal sorte di morte fa, acciocchè il sole, e l’aria non vedesse sparger il sangue imperiale. Le genti di Najam che restorno vive, vennero a dar’obbedienza, e giurar fedeltà a Cublai, die furono di quattro nobil provincie^ cioè, Giorza, Carli, Barscoi, e Sitingui 297. Najam occultamente avendosi fatto battez295. La benevolenza delle genti di Najam. » INayen s’etoit fait respe(ter panni les Princes Tartares Orientaux, et Occidentaux, et lorsqu’ il fit eclater la revolte, la plupart se joignirent a lui » (ibid. p. 4^i)• 296. Fatto morire. Che fosse fatto morire lo conferma Gaubil, senza indicare di qual genere di morte (ibid. p. 4^4)• 297. Ciorza, Carli, Bar scoi, Sitingui. Testo della Crusca Ciorcin, Cauljy iìaiscul, Singhitigni. Codice Riccardiano, Futiorciay Cauly? lì ai scoi, Sichentui. Quanto a Ciorza è come di sopra avvertimmo (Not. 2o(i), è la parte della Tartaria Orientale abitata dai Munciusi. 11 Marsden congettura che debba in