Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/227

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le bestie grosse, cioè, cigniali, cervi, daini, caprioli, orsi: e tengono questo modo in prenderle. Ciascun Signo re della provincia fa venire con esso lui tutti i cacciatori del paese, e vanno ovunque si siano le bestie, serrandole attorno, e quelle con li cani, e le più con le freccie uccidono. E a quelle bestie, che vogliono mandare al Signore fanno cavar l’interiora, e poi le mandano sopra carri, e ciò fanno, quelli che sono lontani trenta giornate, in grandissima quantità. Quelli veramente, che sono distanti quaranta giornate, per essere troppo lontani, non mandano le carni, ma solamente le pelli acconcie, e altre, che non sono acconcie^ acciocchè il Signore possa far fare le cose necessarie, cioè per conto dell’arme, e eserciti. C A P. XIV. Delìi leopardi, lupi cervieri, e leoni assuefatti a pigliar degli animali, e dell’aquile che pigliano lupi. Il Gran Can ha molti leopardi, e lupi cervieri, usati alla caccia, che prendono le bestie, e similmente molti leoni 338 , che e per mezzo di battitori di ridur gli animali in un ristretto cerchio, ove racchiusi hanno i cacciatori agio di accopparli, o di ucciderli con frecce, lance, o spiedi, era uno dei più graditi e solenni divertimenti dei Tartari di sangue Mogollo. Celebre è la caccia che Gengiscan fece fare, allorchè era accampato a Termed nel cuore del verno, per non lasciare inoperosa e divertire la soldatesca. Per l’estensione del paese che fu circuito e per essere stato occupato tutto l’esercito di Gengiscan ebbe quella caccia somma celebrità in tutto l’Oriente. Il cerchio in cui vengono ristretti gli animali lo appellano i Mogolli Gerìle (Petis de la Croix Lib. III. c. vii.). 338. Leoni. Intorno a questo passo del Polo osserva il Magaillans che quegli animali ch’ ei chiama leoni erano tigri, e leopardi, fiere che hanno la vergatura di pelle, di cui qui si fa menzione; valgonsi di queste molti principi Asiatici per la caccia. Secondo il Missionario non sono leoni in Cina, e i Cinesi non ne hanno veduti mai, e perciò scolpiscono il leone, o lo dipingono diverso dal vero. Ma a ciò è da rispondere che se Cublai Can faceva dalle native loro contrade venir gli elefanti, poteva pur anco far venire i leoni. Ma qui è da osservare che gli ambasciatori di Schah Rock nel recarsi da Hami che essi appellano Cabul in un luogo del deserto che era a quattordici giornate di distanza da So-tcheu, dicono aver veduti leoni, tori e altri animali feroci ^ Ilist. Gen. des Voy. t. VII. p. 3y8). Dunque anche essi appellarono leoni altre bestie feroci, e probabilmente secondo l’opinione del