Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/262

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Corte, allorchè abitava la provincia di Kiang-nan: ed è perciò che ivi e nelle adiacenti provincie meglio che nelle altre più remote tuttora si parla (Du Hald. L II. p. ’i‘i\ J. Le voci radicali che compongono quella loquela sono circa 33o di cui diè la tavola il Pad. Le Comte (t. I. p. 298). Ma queste voci si moltiplicano coi tuoni. Quattro sono secondo il D. Montucci, che a gloria della Toscana, ove ebbe cuna, è uno dei più dotti Europei nella loquela, scrittura e letteratura Cinese (Remar. Philolog. sur le J oy. en Chin, de M. DeGuign. Berol. 1809 p. i36). Ma gli altri scrittori che trattarono dell’argomento, ne numerano cinque. Secondo il P. Le Comte (t.I.p. 299),, sono i seguenti. i.° Il naturale senza alzare o abbassare la voce: i.° alzando la voce: 3.° acutissimo: 4’° quello che dall acutissimo passa ad un tuono grave: 5.° quello che dall’anzidetto passa ad un tuono anche piii grave 0 di basso. Il De Guignes nella prefazione al Dizionario ne ragiona in modo assai più malagevole a voltarlo nella nostra favella. Appella il primo tuono spianato e chiaro: il 2.0 spianato e basso: il 3.° acuto in principio e basso infine: il 4-° che ottiensi con strascico di suono basso in principio e acuto in fine: il 5.° ristretto e accelerato. Da ciò che dicono gli anzidetti viaggiatori reputo che ciascuno ravviserà che l accentuazione dei tuoni Cinesi suonò diversamente all orecchie di queJdne scrittori. Nè d’accordo con essi è il Magaillans intorno al dichiarare i tuoni. Ed è evidente che qualunque descrizione che di quelli si faccia, non può aversene adeguata idea se non se dalla viva voce dJalcuno che favelli il Cinese. Il Missionario testè citato dà un esempio dello svariamento che alla significazione della voce danno 1 tuoni. La voce Po ha i seguenti diversi significati in virtù dei tuoni: vetro, bolline’ Vagliare, lrl’’iale, preparare. Questi medesimi tuoni aspirati danno alla voce altri cinque significati (Nouv. Helat. p. 91). \on è malagevole ad un Italiano il comprendere che la varietà, di pronunzia scambia il significato alla voce, avendone nella propria favella non pochi esempi. Lavare mezzo coll’<’ stretta significa maturo, e coll è larga metà. (ni tuoni 1 Cinesi riwltij>t¡carón o le voci, laiche le semplici e manosillabe divennero liWi"» secondo il Le Comte, i44>» o 1secondo altri (De Gftig. I. c.), e queste si duplicarono in virtù delle avvertite aspirazioni. Suppliscono