Narra nel Proemio che esso Marco, piacque tanto al
Qran-Can, che lo inviò in nna terra per suo messaggio, ove
peno ad andare sei mesi, e che tanto bene, e saviamente disse
l ambasciata, e tanto piacque al suo signore, cA e/ /o chiamò
su tutte le sue ambasciate, e ¿/¿e molto ai suoi servigi viaggiò (a). Tratto perciò nel secondo libro dei paesi in quella
sua prima legazione visitati, //¿a /¿o/i delle Indie, £ secondo
l usato descrisse ancora le contrade, che erano sulla diritta e
sulla sinistra del suo camino, tanto all’andata, che al ritorno.
Ma la parte geografica di questo libro si ravvolge attorno ai
paesi, che ei visitò nella Cina / incomincia dal descrivere
Cambalu,o Pekino: capo (come ei dice) della provincia del C:itajo verso greco (l>\ Innanzi la conquista dei Mogolli,da lunga
stagione era divisa la Cina in due imperi, il settentrionale
che possederono i Kitani, indi i Kin, principato, che ad esempio
di molti popoli asiatici ei appellò Calajo, e che ebbe per naturai
confine il corso del Tche-Kiang. L Imperio Meridionale, odi
la dal fiume, rimase ai natii, signoreggiati dai Song, finchè
non fu dai Mogolli distrutto, e quella parie della Cina appellò
il Polo il paese de Mangi, o Manzi alla foggia tartarica (V).•
che alla descrizione di <pici due imperi, fòsse specialmente rivolto il secondo libro,lo dichiara innanzi di trattare dell India:
car bien voz avous conte dou Mangi,ei don Caiajo,el de’mainles auires provences;i. Ma dei viaggi fatti dal Polo all occasione
delle sue legazioni trattammo in discorso a parte [cy Perciò in
questo toccheremo soltanto della via che fece, imbarcatosi per
la Persia con la sposa d sìrgun, donde poi Ionio in patria.
Pit / intelligenza del terzo libro del Milione è da, recare
le parole stesse dell tutore i j. M i poic hè noti e ancora compiute/ «piatilo Messer Marco ha deliberalo di scrivere, si niellerà
ii a ip«c’io seoo;i l i libro, <; si comincerà a pulir dei paesi,
citta, cì jx’ovinue dell’India Maggiore, Minore», e Me/// ina, nelle
parli delle (piali è stalo, (piando si trovava ai servi/j de! G’’an
t. ». p. 7. I» Li li. 11. p. if>H. not. 3i?.. (c) t. i. p. 121). not. (il) Cod’
l’-trig. I. [i 180. (e, t. 11. p. 347. (f/ LiJi. 1.. cap. 77.
Ha re. l’ol. T. n. c