moneta di carta, ed è luogo di gran mercanzie, Hanno seta,
e lavorano panni d’oro, e di seta iu gran quantità, e di molte
maniere: è abbondantissima di tutte le biade, e d’animali così
domestici come salvatici, e d’uccelli. Sono ricchi mercanti, e
per questo è utilissima povincia al Signore, massime per le gabelle delle mercanzie. Or tratteremo della nobil citta di Saianfu 551.
CAP. LXIl.
Della città di Saianfii che fu espugnata per 31. Niccolò,
e M. iVIaJJio Polo.
Sdianfu yri è una nobile, e gran città nella provincia di
Mangi, alla cui iurisdizioue rispondono dodici città ricche, e
grandi. Ivi si lanno molte mercanzie e arti; e bruciano i loro corpi. Spendono moneta di carta, c sono idolatri, sotto l’impero del Gran Can, e hanno gran quantìta di seta, e fassetie de
bellissimi panni, e similmente d’oro. Hanno belle caccie, e da
uccellare in gian copia. Kd e dotata di tutte le cose, che s’ appartengono ad una nobil citta,, la qual per la sua potenza, si
’Hit. Ora tratteremo della nobile città di Sajanfu. Occorre notare tale avvertenza ir.sciita dui l’ ilo nella relazione del suo viaggio, con che indica che esce
di v a. Ciò la comprendere anche nel Testo della Crusca: di i/uì ci partiamo
(■ ioè dalla pr <viucia di IVan’Kin) e conterovi delle tre nobili città di Sajafu (t. I.
p. ijZ.). I’ sterioimente rientra nel suo cammino.
’> >?.. Saj infn. (Cod. Ricc) più correttamente Syan-fu. Dalla provincia di
Tchr Kiang ti trasporta il leggitore nell’Hu iptang. Si per essere slato..i suoi
tempi rnemoililwle l’assedio di quella città, si perchè dall’industria dei Poli
verrhi fu agevolata la reddizione di questa importante città. Tanto Gaul/d (p. 15^),
quanto il Ilegui^neS (t. IV’. p. i5/j) c invengono che Syan-fu del Polo, è Syangynn-fu posta ilal fiume 11 un, di < ni il Duhaldo diedi- la pianta: dalla medesima si iav
vvi quanto forte su q i«-ll i città, ac’ • re’liata da due lati dal fiditi«’ /Imi, e dalle all re
parti d f«-Aa da un paese inontuosò c diffìcile. I >i là dal fiume e in fai c a alla medi tinu « i’nn-tchnig, e le dlie i-t:.i coinmiit: uni pei mezzo di un ponte, ’i’utto
loiiot/o «’ella guen» (Vai Mugolìi, ci Song per interi cinque armi In volto, ad
•iti.irti,re ¿.li uni,.1 d fi 11 fer gli «Uri le due «itti». I’ri jia Stiperai otto P/tn tching, indi
S rnn^myang-fu. Il Vi’(lrluu runfcriha «he I’ assedio ini ominrirj nel ia6d, echclu
(ire’’ r ultima città mi 127V Ma ei mkl sproposito pretènde che irt quell’assedio
liMtMro i Mugolìi le artigl’erie fAddit u llif’e|. p. ittH) (Y..V) Sjrttngjuntju Lat. rn.° G: u.ng O. chi. da IVk /,.“ TX.’