Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/415

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j gira di circuito ¿»iù di tremila miglia, ed è sotto il dominio d’tm di un legno e non d’un isola, ritrattisi e suppone che Kuaua sia uno dei regni della Penisola Indostanica (Hist. Gen. de la Chin. I. c.). Ma siccome si tratta nel U-sto di du’> re che si tacevano la guerra cioè di quello di Kolang e di Kua-ua t è evidente che Kua-ua era nome d’un regno, che occupava solo una parte dell’isola, c n m dell’isola intera. Sappiamo intatti dalla Cronaca Giavanese dal Raifles riferita nella sua Storia, che vi regnava nell’isola una potente dinastia detta Majapahit (t.Il. p. yS) che possedeva parte di Giava. L’altra parte era posseduta da altra famiglia detta Pajyaran. E accesasi guerra fra loro, hi fermata la con tizione che la parte occidentale apparterrebbe all’ultima, l’orientale alla prima delle due dinastie. Questo trattato fu stipulato nel 1247. Posteriormente alcune delle provinole del Pajajaran dieronsi al Majapahit (ibid. p.rfl); Sono concordi adunque le Storie Cinesi e Giavanesi nell’affermare che ai tempi del Polo esistevano due regni distinti in Giava Ma ciò rhe conferma che probabilmente il regno di Kua-ua era quello del Majapahu è un documento riferito dal Marsden (n. 1.8«). Debbesi ad un Cinese, la cui fami’ glia risiedeva da parecchie generazioni nell’isola, fu traslatato in Inglese da Crawford, allorchè risiedeva a Surabaja. » Evvi una contrada detta Jaw-wa (che deve leggersi da noi Jau-ua) e anticamente Chapo (si riconoscono chiaramente 1 numidi Kua-ua e di Tchapo che rammenta il P. Amiot.ove dice ch’ era volta la spedizione) Alla riva del mare vi è un distretto detto Po-kin-lung dal quele si ha accesso nel parse » (11 Rufl lis fi ai distretti di Giava numera quello di Pokalung-an (Hist. t.l p. 02) » Renante l’imperadore Hut-pit - Ljrat della lam.glia Givan » (evidentemente Uupdai della famiglia Yven) » nel tredicesimo anno del suo regno un armata fu spedita dalla Cina, ma i Giavanesi erano in gran numero, e non potè far nulla. Questa regione Giaw-wa è divisa fra due re uno occidentale 1 altro orientale ». Questo prezioso documento conferma che la spedizione di Cublai era rivolta contro il M’.japahit. Che vi recassero la guerre 1 Tartan lo conferma altro viaggiatore al Polo d’età assai vicino. Il B. Odonco nel pai lare: » de magna inv sula Java » dice: » Chaam autem magnus Chatay, multocies cum hoc rege bellum habuit, ipsumque, rex iste superavit et vicit » (Elog. del B. O Ione. p. 60). A tante altre autorità per dimostrare il nostro asserto, può aggiungersi quella di Niccolo Conti. Esso dice che fra le due Giave, ’ vi sono cento miglia dove e a parte più vicina » (Ram. Nav. t. I. p. 377). Ciò è erroneo, poichè secondo il Raffles lo stretto che separa Giava da Sumera, nel punto ove le terre sono piu vicine, non ha che l4 miglia di larghezza (t.l. p. 1.). Potè il ConU cadere in abbaglio per averlo passato in un punto, ove ha maggiore larghezza, ma più erronea sarebbe stata la sua asserzione se per Giava Maggiore avesse inteso Borneo. Ma che ei non volesse parlare di questa seconda isola, ma della prima, e evidente perche fa menzione dell’uso di quegl’ isolani di far combattere a morte. galli fra loro uso che confermano altri "viaggiatori (Recucii de Voy. de. Holland. t 11 p.«,). And» il’Barbosa chiamo Giava maggiore la Giava attuale, e cosi e appellata nel la^^del Ramusio tratta dalle carte da navigare dei Portughesi. Rammenta 11 olohai pi odotti dell’isola il Cubebe, che si asserisce non nascere che in Giava (t. I. p. J7. n. c). Sono tuttavia da iscusare coloro che crederono la Giava maggiore 1 isola di Boineo. Il P. Zurla, che inclina a tale opinione, ha riuniti gli argom^i 1 scono, i quali derivano da alcune contradiziom che contiene il Testo del Milione che indicheremo a suo luogo, o dal non avere avuta notizia dei documenti lecentemcnte scoperti (Zurl. Dissert. t. I. p. 177)’. 7ir). Più di tremila miglia. E errata V estensione assegnala all isola dal Polo.,