Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/473

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idoli. Vi sono anco Cristiani 8?8 e Giudei, che hanno parla’ 878. Vi sono anche Cristiani. ]1 P. Paolino trattò di questa Cristianità nell’Opera intitolata India Cristiana,e indirettamente nel suo viaggio all’Indie Orientali. Essi si appellano Cristiani di S. Tommaso per la tradizione che l’Apostolo operò la conversione dei loro maggiori,e non già come lo pretende la Croze da un Tommaso discepolo di Manete. Opina il dotto missionario (Viag. p. i35) che molti di quei Cristiani vi passassero dalla Caldea. Fra le ragioni che ne adduce è che osservano il rito Siro-Caldeo, perchè i loro vescovi s’ ordinavano in Persia, e perchè prontamente divennero Nestorini. Ma pei documenti addotti dall’Assemanni, e dal l\enaudot antichissimo è il Cristianesimo in questa parte dell’India. Purteno ai tempi di Comodo ardente promulgatole della fede di Gesù Cristo penetrò in India, e trovo presso alcuni fedeli il Vangelo di S. Matteo in Ebraico. Eusebio Pamiiio congettura che vi predicasse il Vangelo l’Apostolo S. Bartulommeo. Al Concilio Niceno assistè Giovanni vescovo di tutta la Persia e della Grande India. Si infettarono di Nestorianismo allorchè questa setta si dilatò nella Persia e che fu favoreggiata dai règi di quella contrada in odio dei Greci Imperadori. I Portoghesi trovarongli seguaci di tali errori all’epoca del loro passaggio nell’Indie. Alessio Menezes arcivescovo di Goà convocato il Sinodo di Udiamper gli unì alla Chiesa Latina. Nei paesi di Cochin e di Travancore ebbero i Cristiani propri regi, la dinastia dei quali si estinse poco innanzi la venuta dei Portoghesi. Nel i653. malcontenti quei Cristiani di essi, in un congresso tumultuario fatto a Atanga si separarono nuovamente dalla Chiesa Universale. Furono ricondotti al culto Ortodosso in gran parte dai missionari e oggidì vi restano 84- Chiese cattoliche, e 35. scismatiche, che abbandonati gli errori di Ncstorio, hanno abbracciati quelli dei Giacobiti (P. Paolin. Viag. p. i56.). Il Buchanan, e il Kerr visitarono nel 1806 quelle Cristianità che secondo l’ultimo si dividono in Giacobiti, in Cattolici Sirj, e in Cattolici Latini, i quali discendono dagli Europei che si stabilirono nell’Indie. Scrissi una dissertazione nella quale trattai del propagamento del Cristianesimo nelle parti orientali dell’Asia e del Pretejanni, e che pubblicai nella Collezione d’Opuscoli Scientifici e Lctterarj (Fir 18io. v. xn p. 3<)), che avrei ripubblicato ritocca, se pur Lroppo voluminoso non fosse questo commento. Il P. Paolino computa che 90000 Cattolici del rito Siro Caldeo siano sulla costa del Malabar, 5oooo Giacobiti, e altri 120000 Cristiani nuovi d^l rito Latino convertiti dai Missionari nei Madurè, e di quei Cristiani appunto parla il Polo, come di quelli della Costiera della Pescheria. 11 viaggiatore confuta l’asserzióne stravagante del Robertson, che contro i’evidenza asserisce esservi solo 12000 Cristiani nell’India (I. c. p. 146)’ 879. Giudei. Il P. Paolino nel la enumerazione delle varie genti che abitano 1; India parla degli Ebrei » provenienti (secondo esso) dalla Persia verso l’anno 54o avanti G- C. Tale è la tradizione degli Ebrei di Coccino nel Malabar, ma sembra esser più certo che essi siano quelle reliquie della nazione giudaica, che riinaste nella Persia e staccate dal corpo Giudaico dopo la strage vendicativa contro i Persiani si refugió nell’India verso l’anno 5oo. avanti G. G. (1. c. p. 72) ». Il II’ ator Musulmano del Renaudot, trovo gran moltitudiue d’Ebrei nell’isola Serendib o Leylan, ed anche dei Manichei (Anc. Relat. p.io4)- Abulfeda afferma che ai suoi dì, gran numero d’Ebrei erano nell’india. Giuseppe Indiano,Cristiano di Cranganor che giunse a Lisbona nel r5oi, dice che nel paese di Cuccino: » ctiam sunt complu