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Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/229

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DI MONTE BALDO. 209

magggio chiarezza quale egli si fosse appresso gli Antichi.

Il Lilioconvallio, frequentissimo.

Il Cotonastro del Gesnero.

La Cassia Poetica del Pena, et Lobelio.

L'Elice.

La Thora de Valdesi, frequentissima.

La Tormentilla.

La Cariofillata montana di Carlo Clusio.

Il Sefeli pratense di quelli di Mompolier. Ove ancora copiosamente si vede

La Siringa di fior bianco, overo Filadelfo d'Atheneo. Alcuni si pensarono, che questa pianta fosse l'Ostrys, overo Ostrya de gli Antichi. Questa alla descrittione Pliniana molto bene si confà, ma à quanto Theofrasto ne lasciò scritto non corrisponde nella foglia, dicendo egli, che produce foglia di forma simile à quella dell'Apio, con queste parole: φύλλα δὲ ἀπιοςιδῆ τοῖς χήμασι. così ne' testi Greci di Aldo si legge: il Gaza traduce folia Pini; laonde si può congietturare, che i testi Greci in questa parte siano scorretti, poiche nel rimanente così del luogo, come della natura, facultadi, et materia dello stesso legno questi Auttori si confanno. non lasciando di dire, che il Camerario stimò, che l'Ostrys fosse la pianta proposta dal Matthioli per Carpino .

Appresso il sodetto luogo è ancora una piaggia bellissima nella quale si veggono molte rare piante, che nell'ampiezza del Monte si ritrovano sparse; la causa di ciò avviene, perche ne' luoghi superiori ogn'anno l'herbe mature in fieno sono ridotte, le quali non potendosi poi à luoghi inferiori (per lo sito molto malagevole) nè sopra carri, nè su'l dorso de giumenti


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