Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/300

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16 DESCRITTIONE

cendo Dioscoride il Pontico racemoso: Eleggerai il simile alle picciol uve; si meschia ne gli pretiosissimi unguenti, et Antidoti, ne' quai luoghi tutti, sempre reassumer si deve la voce Amomo, del quale tratta Dioscoride, che poi questo Amomo sia racemo, à suo luogo, lo faremo manifestamente vedere.

Est parvus frutex.] É un picciol arboscello. Mentre descrive l'Autore la pianta dell'Amomo, assegna anco il commune suo genere θαμνίσκον, picciol arboscello, ma di lui tace l'altre communi, et proprie differenze, com'à dire la natural sua grandezza; A'qual pianta s'assomigli; La grossezza, ò sottigliezza delle radici; La delicatezza, ò ruvidezza della corteccia: di più non move parola della positura de' rami, cioè, se siano rari, ò densi, se con ordine, ò confusamente situati; Non è adunque fuor di proposito da sì breve modo di descrivere il sospettare, che il testo Greco, anco in questo luogo sia manchevole, et che vi si debba legger questo Epiteto di Myrtuoso, co'l quale descrive, et nomina Plinio il frutice dell'Amomo, ò pure vi si debba intendere voce simile più espressiva, et che compiutamente descriva il fruttice dell'Amomo, ò più tosto si deve dire, che Dioscoride à bella posta poche parole spendesse in descrivere questa pianta, come che all'hora notissima fosse, ò pure perche mai non vide per avventura la pianta d'esso come rarissima, et forastiera; et perciò habbi dato la definition sua molto ristretta. Habbiamo veramente da Theophrasto, da Dioscoride, et da Plinio, l'Amomo esser pianta forastiera; che la pianta poi dell'Amomo fosse inutile alle compositioni degli Antidoti, et de Medicamenti, et che solo per fama fosse da gli Antichi conosciu-


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