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DELL'AMOMO INDIANO. 17

ta, poco più sotto, dalle parole di Dioscoride lo faremo vedere. Si deve adunque stimare, che la pianta dell'Amomo non fosse giamai stata veduta da Dioscoride, et per cotal cagione, seguendo in ciò de gli Antichi Semplicisti le pedate, portasse di quella così breve descrittione, havendo allo'ncontro l'istesso Auttore minutamente descritto il grappolo dell'Amomo, come quello, del quale gli Antichi si servivano, et che di veduta conoscevano.

Cuius fructus est.] Il Frutto del quale è; che la pianta dell'Amomo; dalle cose di Dioscoride sodette, produce il fiore simile alla bianca viola, si dee anco creder, ch'egli il frutto produca, poiche c'insegna la Natura, che le piante, le quali fioriscono, non mai, ò di rado sogliono esser di frutti prive; Ma lasciando da un lato le congietture, scrive apertamente Dioscoride, che la pianta dell'Amomo hà il suo frutto, quando dice, ll Pontico è racemoso, pieno di semi, et; s'elegga l'Amomo pieno di semi, simile alle picciol Uve. Plinio ancora conosce il frutto dell'Amomo, dicendo; L'Uva dell'Amomo è in uso dell'Indiana vite labrusca. Se così stà, non può tralasciar Dioscoride la descrittione del frutto, non tralasciando esso di descrivere i fiori et le foglie, altrimenti sarebbe l'Amomo del tutto inetto all'uso medicinale, non facendosi mai memoria, nè de' fiori, nè delle foglie, nelle compositioni de gli Antidoti. Di quì chiaramente si può vedere, che si deve_è ammettere in questo luogo la correttion nostra; L'Amomo un picciol fruttice (il frutto del quale è) à guisa di grappolo; però che, se la volgare lettura seguitiamo, l'Amomo è à guisa di grappolo, si doverà affermare, che Dioscoride habbi tralasciato la descrittione del frutto, cosa tanto quì necessaria, et


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