Pagina:Pontano - L'amor coniugale.djvu/123

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poesie d’argomento affine 111

odi anche tu: “Perché, perché tristemente minaccia215
Iride verso l’oriente e squallido è il campo e il giardino?
O finalmente sperdano gli Austri e Aquilone le nubi!
Chi sanerà le ferite e chi del mio cuore il desio?
Tessete, o giunchi, Orfeo: tessete la cara Euridice,
fin che il canestro s’orli di fronde soavi d’acanto.220


Fiero l’inverno infuria, il tempo travaglia il bestiame:
torni, deh torni il mite sereno dell’api al lavoro,
Zeffiro primavera diffonda novella: qual aura
quale tepore il dolente, o trillo di rondin consola?
Tessete, o giunchi, Orfeo: tessete la cara Euridice,225
fin che il canestro s’orli di fronde soavi d’acanto.


Seccano i prati per l’ira del cielo e per ruggin maligna,
cadon dai rami le foglie: oh tornino tornin le piogge,
rendano l’erbe ai prati e rendan le fronde alle selve:
Chi il fuoco mio spegnendo, l’aperta ferita risana?230
Tessete, o giunchi, Orfeo, tessete la cara Euridice,
fin che il canestro s’orli di fronde soavi d’acanto.”
Tal disse il vecchio e intanto rïama il suo flauto vocale,
orna alle Ninfe gli antri e reca il suo latte a Vacuna.

faburno


O Cicerisco, i fiumi che vedi e l’acque correnti235
son dal calore asciutti, ma gonfiano sotto la pioggia.
Come del ciel la tempesta trascorre e del mar la procella
e sui placati flutti il libero azzurro sorride,