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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/108

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II

SOGNO DELL’ALBA

     — Figlia, che hai; che, tra gioconda e mesta,
lí dentro al cuore ti s’ingroppa il pianto?
     — Madre, sull’alba una leggiera pesta
ho sentito, e qualcun farmisi accanto.
5Egli era certo l’amor mio, venuto
dalla sua sepoltura a ritrovarmi;
qui dentro agli occhi lo sentii baciarmi,
girai la testa e piú non l’ho veduto.
     — Povera figlia mia, t’inganni, sai?
10er’io che venni all’alba e ti baciai.
     — Madre, vuoi seppellirmi?... Ebben, mi priva
dei cari sogni che mi tengon viva! —