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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/171

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iii - galoppo notturno 165



     T’arresti, Ruello?... Coraggio e speranza!
Per Dio, vuoi tradirmi, cavallo infedel?...
     Laggiú la tempesta ruggendo s’avanza:
20galoppa galoppa galoppa, Ruel.


     Galoppa, Ruello! Piú forte, piú forte!
Dio santo, che foco! Dio santo, che gel!...
     Ormai sulle ciglia mi pesa la morte:
galoppa... galoppa... galoppa... Ruel. —


     25E qui cadde orribilmente
fulminato sul sentiero;
e il cavallo, che non sente
piú lo spron del cavaliero,
e che ha libera la groppa,
30vola vola e non galoppa.


     Scossa al vento la criniera,
va piú sempre inferocito.
Animata è l’ombra nera
da una pesta e da un nitrito.
35Egli ha libera la groppa,
vola vola e non galoppa.


     Sbuffa ansante. Il fumo s’alza
della febbre e del sudore;
polve e ghiaia in alto sbalza
40sotto i piè del corridore.
Egli ha libera la groppa,
vola vola e non galoppa.


     Dal dirupo alla boscaglia
cento leghe ha divorato.
45Finalmente a una muraglia
batte i fianchi il disperato...
Sta la Morte sulla groppa,
e il caval piú non galoppa!...