senti ’l tuo gemito; 150forse in silenzio
sospira a te;
forse l’incognita
tua bella imagine
sorride e palpita 155nel cor d’un re.
Oh trasparenti
palagi aerei,
donde si esalano
l’aure tepenti 160del cedro! Oh simboli
devoti e sacri,
sculti nel rigido
sasso! Oh lavacri
di Tuscolano 165nitente e snella,
come ala morbida
di pavoncella
che guazza in mar!
Sotto le occidue 170nubi di rosa,
quand’io vi scerno
lontan lontano,
o eccelse cupole
della petrosa 175gentil Maderno,
sulla fuggente
onda dei secoli
l’accesa mente
gode varcar.