Con voi, fanciulle, i facili
poggi odorosi ascendo
lieto nell’alma, e reduce
ripenso a voi piangendo; 85ma non cosí ch’io tolgavi
in quelle dolci feste
un vezzo da la veste
o un gaio fior dal crin.
Ben saprò dir le provide 90speranze a la tradita,
che i tenebrosi assalgono
spaventi de la vita:
io mi porrò degli umili
sotto le verdi tende, 95dove piú forte splende
la fede al pellegrin.
E tu, mia man, le nobili
voci del cor tu scrivi;
del cor che abbraccia i tumuli, 100che vagola coi rivi,
che di sorrisi illumina
le sue mestizie arcane,
che le allegrezze umane
circonda di sospir.
105Piú che per altri il fervido
tumulto del convito,
a me fia caro un vergine
pane cibar romito:
poi, qual fuggente rondine, 110verso la patria vera,
coll’anima che spera,
recarmi all’avvenir.