Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu/131

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Cosí con vari modi
50canta chi vinse e giacque,
ma in un mcdesmo palpito
arde il medesmo ver,
mentre la luna naviga
sovra il cristal dell’acque,
55e giú nel pian si sperdono
gli spettri dei guerrier.
O benedetti e prodi
di Curtaton, salute!
oh. della bella Ausonia
60gigli defunti al crini
Nella region degli angeli
anime conosciute,
voi ben saliste a un secolo
senz’ombra e senza fin.
65Pur, di colá guardando
sulle natie contrade,
dove il cimier del barbaro
sinistramente appar,
certo aspettate il folgore
70di piú felici spade,
che allegri i morti e vendichi
l’alpe avvilita e il mar.
Deli! questo arrivi, e, quando,
piú gloriosa e forte,
75rivoli ai sette popoli
dal ciel la libertá,
scordata allor la lugubre
canzone della morte,
l’inno guerrier di Gerico
80l’arpa de’ bardi avrá.