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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/106

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Liberi come siamo dal loro preconcetto, é invece proprio questo lato del problema che si presenta pil interessante per noi. Prima pero di proporcene la soluzione, dobbiam cercare di completare, col con- fronto dei fatti analoghi che si verificano in altri campi di studio, il materiale di giudizi e di osservazioni da cui può scaturire una men circoscritta visione del fenomeno, sempre pit esteso e multiforme.


IV.


Nelle colonie inglesi del sud-Africa la tendenza limitatrice del- l’immigrazione bianca non attese l’esempio australiano per nascere e svolgersi rigogliosa.

Fin dal 1897 infatti il Natal emanava al riguardo disposizioni che superavano in rigore gli atti dello stesso tipo contemporanea- mente approvati nel New South Wales, nella S. Australia, nella W. Australia e nella Tasmania, importando V’esclusione, oltreché dei pregiudicati, degli idioti e mentecatti, delle prostitute, degli affetti da malattia ripugnante 0 contagiosa, e degli indigenti suscettibili di divenire un aggravio per la pubblica carità, anche degli analfabeti, incapaci di scrivere un’istanza in una lingua europea (1).

Per quanto pero mancante di privilegiate eccezioni a pro spe- cialmente dei connazionali inglesi (e ciò per non offendere le suscetti- bilità degli indù, ai quali in realtà miravano i divieti), pare che la legge non abbia, nella sua applicazione, funzionato fin dal principio come una barriera contro il popolamento del paese per parte dei bianchi. Ben altro fu invece non appena, colla acuta crisi soprag- giunta, incominciarono per gli operai già stabiliti in quelle regioni anni di patimenti, cosi da indurli a considerare una calamita qua- lunque concorrenza per parte di nuovi arrivati.

Dal 1902 in poi tutti i rapporti che giungono dall’impero sud- africano recano l’eco delle sofferenze e dei lamenti del proletariato, duramente compresso tra le contrarie strettoie dell’altissimo costo della vita da un lato e della diminuzione dei salari, complicata da una crescente disoccupazione, dall’altro. Ridotta d’un tratto forte- mente la richiesta di mano d’opera per la sospensione di molte opere pubbliche non meno che per la rovina o il marasma di nume- rose intraprese private, gran parte degli stranieri accorsi durante

il precedente periodo di prosperità si trovaron a mal partito e si



  1. (1) Cfr. Legge 5 maggio 1897, art. 3, in Boll. emigr., 1903, n. 7.