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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/111

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Le società di trasporti terrestri o marittime sono tenute a ricon- durre alla stazione di partenza gli immigranti che abbiano recati in qualunque punto del confine canadese, ove essi risultino rifiutati per qualcuno degli enumerati motivi. Lo stesso obbligo di rimpatrio gratuito incombera alla compagnia per i due anni successiyi al- Varrivo, quando l’immigrante sia, in questo tempo, caduto a carico della pubblica assistenza (sec. 32). Con l’immigrante verranno espulse tutte le persone formanti la sua famiglia (sec. 68).

A complemento di simili misure, i Revised statutes del 1906 vie- tano a chiunque di adoprarsi per introdurre stranieri in base a pre- cedente contratto (s. 97), facendo però eccezione per gli operai abili di nuove industrie, per i domestici, gli artisti, e in generale per i cittadini di tutte le nazioni che non hanno accolto nella loro legisla- zione tale principio.

Quanto allo sfratto degli analfabeti,)esso fu proposto e votato dalla legislazione locale nella provincia di Colombia, in un atto del- V’anno 1908. Ma la suprema Corte del Dominion si affretto a dichia- rare che simile norma non poteva applicarsi ai giapponesi ed indu, contro cui specialmente era rivolta, riconfermando le motivazioni colle quali dal governo centrale eran stati pit volte respinti i pre- cedenti tentativi in tal senso dei distretti occidentali della colonia.

In complesso, anche per la mitezza della sua applicazione (1), la legge canadese sembra, al momento presente, una delle meno ves- satorie tra quelle fin qui incontrate. Un senso insolito di umanità e di equità ne informa lo spirito, rivelandosi in alcuni articoli con simpatica evidenza. E le stesse misure più severe (come quelle rela- tive ai lavoratori obbligati) appaion piuttosto rivolte ad intenti di rappresaglia contro i vicini proibizionisti che miranti ad ostacolare la venuta di veri e propri emigranti europei. Soltanto gli art. 28 e 30 potrebbero divenire un’arma pericolosa di politica esclusivistica, quando mutasse l’indirizzo liberale del presente governo.

Fenomeno non improbabile purtroppo, dato l’influsso che sul- l'opinione canadese esercitano le tendenze e le idee prevalenti nella grande repubblica confinante, dove le correnti nemiche dell’immi- grazione libera vengono acquistando ogni giorno forze ed audacie

nuove (2).



  1. (1) Nel 1907 non si ebbero che 141 reiezioni e 444 sfratti, il che non é molto, tenuto conto dell’alta percentuale di criminali e pregiudicati che presentano nor- malmente le masse emigranti.
  2. (2) Un concetto abbastanza esatto delle idee prevalenti al Canada rispetto al pro- blema dell’immigrazione può desumersi da un libro pubblicato ne] 1909 dal signor