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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/127

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mente alla vita politica locale, e ciò tanto pit trattandosi di popoli che, per lunga educazione, non possiedono la menoma nozione dei diritti e dei doveri su cui poggia un regime libero. La larghezza di alcuni Stati nel concedere il voto perfino agli stranieri non naturaliz- zati aumenta il pericolo di veder conformarsi la vita pubblica a cri- teri assai diversi da quelli su cui si fondava l’alternarsi al potere dei due grandi partiti storici, e contribuisce a diffondere i germi d’una funesta corruzione elettorale, abbassando anche per questa via il livello morale della nazione.

Ma una depressione di costumi ben più deplorevole deriva all’am- biente che li ospita dalle tendenze anti-sociali per cui si distinguono questi immigranti. Stando ai dati del censimento del 1890, soltanto il 43,19 per cento dei delitti commessi negli Stati Uniti da individui di razza bianca dovrebbe attribuirsi all’elemento indigeno, e il 56,84 all’estraneo (stranieri e figli di stranieri), e dei carcerati, il 46 per cento apparterrebbe al primo, il 54 ai secondi; onde |’elemento stra- niero, rappresentante non più dei 2/5 della popolazione totale, forni- rebbe i 3/5 dei criminali d’ogni specie.

Il fenomeno sembra anche pit grave se si osserva che i figli degli immigrati nati in America offrono percentuali di delinquenza superiori perfino a quelle che si riscontrano nei loro padri, e tre volte maggiori di quelle dei ragazzi indigeni (1). E’ noto poi che, in alcuni distretti popolati quasi esclusivamente da operai stranieri, si sviluppano forme speciali di criminalità, come ebbe a constatare, rispetto alle regioni minerarie, Cesare Lombroso, deducendone la conseguenza della neces- sita di leggi selezionatrici (2). Il vagabondaggio e l'ubbriachezza reclutan parimenti i loro più incorreggibili seguaci tra gli immigranti, nelle cui masse si vengon altresì formando quelle organizzazioni se- grete del vizio e del delitto che spargon il terrore nelle pacifiche popo- lazioni (3). E, non ostante le esclusioni di cui sono oggetto dal 1903 in poi, gli anarchici pit pericolosi continuano ad uscire dai quartieri

stranieri.



  1. (1) Gfr. Commons, Racial composition of the American people citato, pag. 118 e segg.,e I. D. Trevor, “ Proposals affecting immigration , in Annals of American Academy of political and social science, vol. 2% (luglio 1904), pag. 298 e segg.
  2. (2) Gfr. “ Why homicide has increased in the United States , in North American review, vol. 166 (gennaio 1898), pag. 9 e segg.
  3. (3) Cfr. Brouewron Branpensure, “ The truth about the Mafia , in Collier’s Weekly, vol. 34 (10 dicembre 1904), pag. 15 e segg., e H. Casor Lopes, * Linch law and unrestricted immigration , in North American review, vol. 152 (gennaio 1891), pag. 602 e segg,