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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/132

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in seguito, per circostanze disgraziate — tra le quali abbastanza quente l'abbandono del coniuge, che, in questo paese di facilissimi divorzi, sente meno l'indissolubilità del vincolo matrimoniale ; — non mai pero per tendenza alla mendicità, ozio e tanto meno alcoolismo, come tutte le statistiche luminosamente dimostrano. Del resto, osser- vando cosi l’immigrazione italiana che la slava e V’ebrea, si può ve- dere: 4° che in essa i lavoratori unskilled prosperano pit degli altri; 2° che gli analfabeti fanno pit rapidamente fortuna che non i diplo- mati o forniti di gradi accademici; 3° che i risultati educativi delle scuole sui loro figli sono soddisfacentissimi; 4° che nulla ci autorizza a ritenere che la seconda generazione di essi sarà per offrire una percentuale più alta di delinquenti o di pover1 che la inglese o la tede- sca. Il pauperismo straniero, da quanto fino ad ora poté assodarsi, fi- nisce di regola con la prima generazione ; e nessuna ragione abbiamo per concludere che questi nuovi emigranti debban costituire al ri- guardo la prima eccezione (1).

Un po’ meno ottimista, ma pur sempre contrario a nuovi divieti per considerazioni pratiche, si dimostra I. H. Senner, riassumendo in uno studio interessantissimo i risultati della preziosa esperienza ac- quistata reggendo per quattro anni, come egli dice, l’ufficio di capo- portinaio degli Stati Uniti, la direzione della stazione di Ellis Island. Senza disconoscere che alcuni pericoli, sociali e politici, possan na- scere da una sfrenata immigrazione, egli mette in guardia i suoi con- cittadini contro le esagerazioni che troppo spesso hanno corso in materia, esortandoli a non dimenticare che il problema economico dev’essere tenuto nettamente distinto dal politico. Personalmente il Senner non sa vedere il perché si dovrebbero negare ai polacchi od

agli italiani quei diritti di voto di cui fruiscono milioni di negri semi- selvaggi. Ma in ogni caso, dice, si deve discutere se convenga 0 meno conceder loro i diritti politici, non se occorra frenarne l’arrivo. Molte illusioni d’altronde gli sembra si nutrano sull’efficacia dell’ educa- tional text per il progressivo diminuire dell’analfabetismo tra i popoli piu arretrati d’Europa. Ma, concesso pure che tale misura dovesse avere gli effetti importanti che se ne ripromettono i suoi fautori, non ha dubbio che all’arresto dell’immigrazione corrisponderebbe la rovina di un’infinita di imprese vitali, quindi un danno incalcolabile

per il paese. Il lato veramente deplorevole e pernicioso del fenomeno



  1. (1) Cfr. * Immigration in its relation to pauperism , in Annals of American Academy of political and social science, vol. XXIV (1904), pag. 185 e segg.