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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/143

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Qui, non meno che in Australia, il protezionismo operaio procede indissolubilmente congiunto al commerciale; è un compenso che chiede il proletariato per le tariffe che, aumentando i profitti dei capitalisti, rincarano al tempo stesso le sue sussistenze.

I programmi elettorali del partito repubblicano hanno piu volte insistito sull’ingiustizia di difendere gli industriali contro le merci estere mentre si lascia l’operaio esposto alla concorrenza del lavoro estero (1). E, anche recentemente, un ordine del giorno votato dalla legislatura dell’Ohio, ammetteva come evidente « che il regolare l’im- migrazione straniera é un necessario completamento della revisione delle tariffe, un elemento essenziale nella protezione degli ameri- cani da una rovinosa concorrenza da parte di mano d’opera a buon mercato, permanente ostacolo agli sforzi che l’America compie per stabilire una democrazia industriale americana »; onde « una tariffa protettiva disgiunta da un adatto regolamento dell’immigrazione é quasi un travestimento del problema industriale » (2).

Anche in questo caso dunque, come d’altronde é regola costante, un protezionismo ne genera un altro, che a sua volta ha mestieri di rendersi sempre pill rigoroso e piu complesso per mantenere la pro- pria efficacia. Le barriere doganali, alla cui ombra posson sorgere e prosperare i giganteschi monopoli dei trusts, devon logicamente ser- vire ad assicurare agli operai una parte degli esagerati profitti estorti ai consumatori, senza di che troppo apparirebbe esoso lo sfrutta- mento a vantaggio d’una sola classe‘ E’ noto che i capi del movi- mento operaio americano vedono con Occhio abbastanza favorevole i trusts, appunto perché stimolano i lavoratori a sindacarsi fortemente e perché sembran preparare un avvenire di interessata pacificazione, nel quale sindacati operai e capitalistici, ugualmente bene organiz- zati, si intenderanno per mantener salari e prezzi di vendita larga- mente rimuneratori, come la soluzione di parecchi conflitti tra le due forze rivali da ragionevol motivo di sperare e prevedere (3).

Se un compromesso simile potra concludersi riguardo ad ina- sprimenti ulteriori della legislazione anti-migratoria, sara comple- tato il cerchio di artificiale monopolio eretto dal protezionismo a

tutto danno del consumatore, cioé del popolo americano.



  1. (1) Cfr. Hatt, Immigration, pag. 310.
  2. (2) Cfr. Boll. emigr., 1909, n. 6. y,
  3. (3) Cfr. P. pe Rousters, Les syndacats industriels“de Preducteurs en France et a Vétranger. Parigi, 1901, pag. 101. Allo stato attua (Aittavia, la concentrazione capi- talistica sindacata sembra abbia ancora per effetto, nel suo complesso, di aumentare