Vai al contenuto

Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/146

Da Wikisource.

- 146 -


di dare corpo all’esigenza nuova si rivela nel 1884, con la proposta Pradon di colpire l’operaio straniero con una tassa di soggiorno. Nelle successive sessioni, ben 38 progetti di iniziativa parlamentare vennero presentati, tutti con l’identico scopo (1). La stessa preoccu- pazione domina la mente del legislatore, che da quel momento, in tutti i provvedimenti relativi al lavoro, dimostra l’intensità di simile preconcetto. Le teoriche socialistiche influiscono sul movimento legi- slativo incominciato con il favore del protezionismo, ma senza alte- rarne il carattere. L’accoglienza dello straniero, secondo le tendenze internazionaliste, resta lettera morta per la massa popolare francese, che, nelle conquiste già fatte, fonda le più prepotenti esigenze e le impone alla classe capitalistica. Le prime proposte dirette contro i lavoratori stranieri non superano le procedure preparatorie, davanti le commissioni arbitrali; ma, a grado a grado, l’influenza dell’am- biente popolare pesa sulle assemblee legislative.

Una commissione parlamentare chiamata ad esaminare le varie proposte chiuse l’opera sua con il progetto che divenne la legge 8 agosto 1893 sul soggiorno degli stranieri e la protezione del lavoro nazionale, un complesso di misure di polizia, con cui fu imposto allo straniero esercente una professione, un commercio od un’industria l'obbligo di immatricolazione col pagamento d’una tassa, fu vie- tato ’impiego degli sprovvisti dell’analogo certificato, e furono com- minate pene pecuniarie e l’espulsione ai trasgressori.

La spinta ormai data non si arresta, né giungono a frenarla le proteste e le energiche opposizioni dei ministri degli affari esteri che si succedono al potere. L’iniziativa parlamentare non é esaurita. Sempre nuove proposte riportano dinnanzi alle camere i medesimi concetti. Yves Le Febbre, scrittore socialista, classifica i promotori di questi progetti in due categorie: quella di coloro che si ispirano ai principi protezionisti, e quella che fa appello il più: sovente alle basse passioni demagogiche o chauvinistes. Nell’una e nell’altra categoria egli distingue coloro che mirano a colpire gli operai stranieri con una tassa militare, e quelli che vorrebbero si imponesse una tassa di soggiorno, da pagarsi tanto dall’operaio che dal padrone. I pro-

posti rimedi non piacciono però al partito socialista francese. II



  1. (1) Cfr., per l’elenco di tali progetti, ’allegato F. della Relazione Tormetu. Tra le proposte merita speciale ricordo quella del progetto MicHerin (1897), che vor- rebbe impedire ai naturalizzati ed ai loro discendenti fino alla 4° generazione di coprire qualsiasi carica civile o militare e di contrarre matrimonio con ufficiali o funzionari di certe categorie.