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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/58

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E’ noto d’altronde a quanto fondate contestazioni dian luogo oggi, nel campo scientifico, le vecchie dottrine sulla psicologia dei po- poli, delle quali pit d’un autore ha proclamato il fallimento. La verita @ che, per la maggioranza degli studiosi obbiettivi e sanamente positivisti, le geniali ipotesi con cui i sociologi della scuola dei Le Bon, dei Lapouge, dei Sergi, dei Ferrero vollero assegnare alle singole genti umane distintivi immutabili con tendenze peculiari caratteri- stiche non appaiono molto piu serie delle profezie di Diderot e di D’Alembert, quando quei grandi 2nciclopedisti rifiutavano ai russi la facolta di divenir civilizzati all’europea.

Assai piu conforme alla realta scientifica sembra l’opinione sinte- tizzata dal Pinot: « U1 carattere di un popolo non é che un sempiterno divenire. Le qualita della sua anima e le sue aspirazioni restano mo- bili come le nubi cacciate dal vento. Esse si modificano sotto l’azione di cause innumerevoli. Parlare della stabilita o della fatalita psicolo- gica dei popoli equivale a voler far credere che i circoli descritti da un sasso caduto sopra un’acqua stagnante conservino la loro forma eternamente. I” impossibile scrivere nulla di durevole sul fondo essen- zialmente mutabile delle razze. La loro composizione effettiva ci sfugge, mentre il loro evolvere nella storia, miscela incessante di unita etniche, si ride di tutte le formule in cui pretendiamo costrin- gerlo » (ay

Neppure dunque nelle asserite inferiorita morali ed intellettuali di razza trova una solida base d’appoggio la tesi esclusionistica.

X.

Resta lobbiezione relativa all’influenza necessariamente depres- | Siva che lo standard of life degli orientali dovrebbe esercitare sulla convivenza delle comunita bianche, riconducendole, attraverso ad un inasprimento della concorrenza economica, a forme pit arretrate di evoluzione civile.

Quanto di vero dunque nella sinonimia che si vuol stabilire tra | immigrazione mongolica e salari affamatori?

La risposta che cinesi e giapponesi concordemente danno a questa accusa ¢ semplicissima: noi ci appaghiamo di modici salari e ci adattiamo ad abitudini modestissime ogni qual volta non ci é dato trovar di meglio. Ma l’aspirazione verso pili degne sorti non é

(1) Cfr. Le préjugé des races, pag. 347.