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illusorio ma sgradevole e terrifico senso e dar solidità e ornamento alla costruzione, l’ingegnere imaginò di suddividere tutta la tratta del ponte, frapponendovi a simmetrici intervalli piccole isolette a guisa di piazze, le quali colla sporgenza loro rompano l’uniformità della linea e diano riposo all’occhio ed allo spirito. Cinque basterebbero, e quella di mezzo si vorrebbe alquanto più spaziosa tanto che vi si potesse costruire un edificio bastevole a dar momentaneo ricovero a tutta la comitiva dei rotanti in caso di turbine o d’altra necessità. Questo asilo sarebbe ancor più necessario ai guardiani della strada ed ai pedoni i quali non potrebbero sottrarsi colla velocità della macchina locomotiva. Si aggiunga che nei giorni festivi sarebbe convegno sollazzevole alle brigate dei cittadini.
Durante la costruzione, le isolette renderebbero un altro notabile servigio. Per dare adito alle barche cariche di materiale, bisognerebbe incavare un canale entro il paludo; e la materia di siffatti scavi non si potrebbe più opportunamente smaltire che nel fondar codeste isolette sulle quali si stabilirebbero le officine e i ricoveri degli operai occupati alla opportuna riduzione dei materiali ed alla costruzione.
Nota l’esimio ingegnere che la corda e le freccie degli archi devonoQuanto alla profondità delle fondamenta, si può considerare che i canali di navigazione dalla parte del