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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/100

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XV.

LETTERATURA OMEOPATICA.

Sulla porta di alcune biblioteche c’è un greco motto che viene a dire: medicina dell’animo. Non staremo adesso a discutere se e quanto giovino i libri a sviare e moderare le passioni, certo è che qualunque si mette a scrivere per poscia dare alle stampe il proprio dettato, solo ch’egli abbia un po’ di coscienza, si prefigge il giovamento morale degli uomini suoi fratelli. Siccome però varii sono i sistemi ai quali soggiacque la medicina di tempo in tempo, varie del pari sono le guise, onde gli autori si credettero di potere più agevolmente raggiugnere la nobile meta della pubblica utilità. Anche nella letteratura ci sono gli empirici, che senza fondamento della conveniente dottrina arrischiano quando una, quando altra proposizione, ove pure l’esperienza che hanno fatta del mondo dial loro speranza di poter essere creduti. Sonovi anche in letteratura i sistematici che ad un certo ordine d’idee, che hanno ereditato dai loro maestri, o ch’essi foggiarono di per loro a tenore delle proprie visioni, vogliono inesorabilmente assoggettare tutto che si dice e si opera dagli altri uomini, senza aver riguardo di sorta a differenza di luoghi o di tempi. Non sarebbe dif-