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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/99

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larità che non possono essere registrate nei libri. Oltre che il mondo non è fatto semplicemente pei letterati. Occorrono anche questi libri moventisi ed animati, che si affaccino continuamente alla vista della moltitudine per ammaestrarla, che senza essere interrogati rispondano, che congiungano in sè alla teorica la cfficacia dell’esempio.

Per altra parte è pur bene che i giovani rappresentino ai vecchi i risultamenti dell’età antecedente, che cominciano attualmente a germogliare e fruttificheranno nella posteriore. In questo modo la interminabile catena delle umane vicissitudini si trova d’anello in anello mirabilmente procedere per cause ed effetti. Si suole ordinariamente accusare la gioventù come volubile, la vecchiaia come testereccia. Salvo le eccedenze che sono sempre censurabili, molto sarebbe tolto alla bella armonia dell’universo spogliando queste due età delle loro particolari inclinazioni. Oltre che, in quali pensieri deve arrestarsi la giovinezza, se non ne ha ancora fatto il saggio? E per altra parte, se la vecchiaia non sa attenersi a quanto le fu dato di apprendere negli anni precedenti, in qual tempo potrà liberarsi dalle dubbiezze? Siano i giovani gli acuti, i vecchi concorrano coi loro gravi alla piena composizione della musica maravigliosa e istruttiva che danno le morali consonanze e dissonanze del mondo.