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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/143

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ed accurata disquisizione. Per altra parte le lodi si riserbano tutte a chi ha trovato modo di perfezionare le invenzioni degli altri, a quella guisa che all’America scoperta da Colombo, altri, che gli fu secondo nel tempo, e possiamo anche dire nella vastità della mente e dell’animo, ebbe la gloria d’imporre il nome. Di questi due generi d’ingiustizia il secondo è quello di cui dobbiamo molto meno meravigliarci, essendo la mediocrità una pietra molto simpatica, e parendo alla più parte degli uomini d’aver innalzato sè stessi, quando gli omaggi che sono pur costretti di tributare abbiano a soggetto una divinità fabbricata colle proprie mani.

Non si avvisasse per questo taluno di credere che da me non si presti il debito culto a chi, ricevendo le greggie materie, le dirozza e polisce per modo da renderle all’occhio ammirabili, e piacevoli al tatto, e so benissimo che molte grandi e vantaggiose invenzioni sarebbero rimaste oscure ed inefficaci tra le carte di chi le trovo, senza la paziente sollecitudine di quelli che in miglior lume le posero, e, quasi nuovamente scoperte, le presentarono agli occhi dell’universale. Sia lode a chi è stato e sarà per l’avvenire da tanto: solo che non si voglia confondere il midollo colla corteccia, il metodo colla scienza; e che mentre da un lato, di un menomo che aggiunto ad un’idea fondamentale si leva romore, e, come a dire, si suonau le trombe, non vogliasi poi