Vai al contenuto

Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/158

Da Wikisource.
154

tra parte l’esercizio dell’arti è alimento e premio ad un tempo alla generosa sollecitudine di chi le coltiva per impeto di vocazione. Ma chi non ha questa vocazione nel cuore, chi non è simpaticamente congiunto colle forze della natura architettrice, per modo da iudovinarne le regole arcane, a costui che rimane ove gli manchi la lode?

Sarebbe ora luogo a molte distinzioni fra studio e studio, età ed età, nazione e nazione, e da queste distinzioni se ne caverebbero argomenti a spiegare e a rendere concordi fra loro alcuni sentimenti contradditorii, che sonosi veduti in uomini d’alta fama e di non meno alto intelletto. E vorrei che chi, giovandosi di alcun caso particolare, pensasse a confutare quel tanto che ho fin qui detto, badasse se ci avessero alcune particolari ragioni di quel caso particolare, con che potrebbe forse essere avvalorata la mia opinione da quelle ragioni stesse che a prima giunta sembrassero proprie ad indebolirla. Checchè se ne pensi, non ho fin qui esposto che un mio parere, e accennata brevemente la cosa, anziché discorrerla per intero. Tanto e non più concedevasi all’indole del mio scrit to, destinato ad essere letto rapidamente. Potendo arrestarmi più oltre su questo proposito, mi sarebbe piaciuto notare per via di appendice un altro bizzarro costume di alcuni uomini, per verità rispettabili sotto altri rispet-