Vai al contenuto

Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/182

Da Wikisource.
178

dosso il balteo, o a piedi l’elimo; si fa che gli amorini, in sembianza di putti, si contendano in un angolo della tela la clava d’Alcide, mentre questi se ne sta a filare nel mezzo. Ciò che siffatti artisti fanno studiosamente, vien operato senza che se ne avveggano dalla generalità degli uomini. Questo è appunto ciò che io chiamo ingenuità involontaria. Tutti i pittori hanno la loro prediletta figura, tutti i poeti traggono piuttosto da questo che da quell’oggetto la più parte delle loro similitudini. Sia una cena, sia un martirio, l’anima di Paolo voi la vedete nelle magnifiche architetture onde sono sempre occupati i suoi quadri. La più parte delle similitudini dantesche voi le trovate prese dalle morali affezioni dell’uomo. Tiratene la conseguenza che sembravi più opportuna: quanto a me dirò sempre che c’è una ingenuità involontaria, benchè a voler leggere nel cuore degli uomini bisogna studiarlo con acume e con attenzione.

X.

GLI UOMINI COSI’ DETTI DI TAVOLINO
E I MAGAZZINI DI COSE.

Uomini di tavolino, o da tavolino, sono detti comunemente nei nostri paesi que’ tali, che, non avendo sortito da natura una troppo grande facilità di discorso, lasciano tuttavia argomentare´