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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/191

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sarebbe contraria egualmente alla buona istruzione dell’intelletto nel primo caso per soverchio abborrimento d’ogni ordine avremmo la ridicola avversione del secolo scorso a tutto ciò che putiva di scolastico, e alla dialettica in generale; nel secondo il soverchio zelo del nostro tempo di risuscitare alcune formule di argomentare, che furono abbandonate, non tanto per stravaganza ed amore di novità, quanto per la loro insufficienza al ritrovamento del vero. Torniamo a ripeterlo, le cognizioni non vogliono essere nė insaccate nè stivate. Quando andrete a comperare la scienza da chi la possiede o insaccata o stivata farete e nell’uno e nell’altro caso assai tristo mercato.

Messere, mi parli un poco di marea, e della influenza esercitata dalla luna in questo fenomeno. — Messere apre il sacco, ma ad una colle fisiche cognizioni da voi richieste, sdrucciolano fuori mille altre notizie archeologiche, mediche, mitologiche, fin anco politiche, sempre in proposito della luna. Il sacco è aperto e bisogna ricevere tutto ch’ei versa. Ora interroghiamo quest’altro: vorrei sapere alcun che di Caligola, ma sgombero dai fatti riguardanti la prosapia imperiale cui appartiene. L’interrogato si allarga nelle relazioni di tutti que’ bizzarri cervelli di reggitori di popoli che riscontrano col poco degno figlio di Germanico.

Due guise d’ordine sarebbe desiderabile che