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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/192

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si adoperasse da ogni uomo; uno generale in tutti i discorsi, un altro proprio di ogni discorso in particolare. Va bene che all’udire raccontare alcuna cosa si trovi nella mente una qualche relazione a cose già udite in prevenzione; ma non è bene che s’inchiodi con essa, a così dire, per modo che non sia più possibile di scompagnarnela. Quanti falsi giudizii da un la to, per non avere regola alcuna nei proprii ragionamenti! Quanti altri falsi giudizii dall’altro lato, per non voler mai allontanarsi da alcuni generali principii, che sono pur veri considerati assolutamente, ma che non rimangono più tali poste alcune applicazioni particolari! Oh sacca! Oh stive! Che triste ingombro non siete nei fondachi dell’umano sapere!

XII.

I POSTERI E I CONTEMPORANEI.

A chi dee leggere in una sala assai vasta, e non ha fatto pratica del modo di dispensare la voce a seconda delle differenze de’ luoghi, si suole consigliare comunemente di tener l’occhio alle persone che occupano le ultime file, e verso quelle dirigere il proprio discorso. Questo consiglio medesimo potrebbe darsi agli scrittori, i quali aspirano a farsi udire dalla posterità; tenere cioè sempre l’occhio rivolto ad essa, e ad