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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/91

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E le signore? Hanno il paggio moro tra’ piedi, e il cacciatore alle reni quando vanno in carrozza.

Leggono le gazzette, e susurrano un poco d’inglese, perchè il francese è cosa omai troppo vecchia. A farsi ritrarre domandano che il pennello sia russo per lo meno; perchè noi, poveri scolari di Tiziano, appena sappiamo colorire appostoli e dogi. Vi può essere miglior partito per una giovanetta del farsi ritrarre a cavallo? Cosi fu fatto. Questo è ben altro dal progresso che si predica nei giornali! Questo è aver preso il galoppo.

XIII.

DECREPITEZZA DELLA POESIA MODERNA.

Polidoro è un poco amatore dei paradossi, non tanto perchè disami la verità, quanto che per esperienza fatta degli uomini conchiuse giovar a persuaderli più ch’altro il farli stupire, ciò ch’ei pensava di ottenere lanciando nel caldo delle questioni alcuni stravaganti principii, e difendendoli con quanto aveva d’ingegno e di coraggio. Trovavasi un giorno in non so quale crocchio ove discorrevasi di poesia (vedete che razza di persone dovevano essere, le quali discorrevano di simili cose!) e cercavasi da qualcuno, che sembrava giovane e di buona fede, di delincare la fisonomia del poetare moderno. Po-