67 Dicea Malgigi: Io ero a Montalbano,
E vidivi qua tutti in gran periglio,
E mandai per Astolfo a mano a mano,
E d’aiutarvi facemo consiglio.
Rinaldo intanto tenea per la mano
Antea, che ’l volto avea tutto vermiglio,
E sente amaro e dolce, e freddo e caldo,
E non si sazia di guatar Rinaldo.
68 Perchè intendiate, seguitava poi
Malgigi e’ ci sarà da far pur molto,
Disse colui che non ferrava i buoi,
Ma l’oche,6 e già lo incastro aveva tolto:
Questa crudel con certi incanti suoi
(Diciam più pian, ch’io la veggo in ascolto)
Ha fatta certa immagine di cera,
Come colei c’ha l’arte tutta intera.
69 E ’n certa parte sta di quel palagio,
Ed un dragone appresso v’è a guardalla;
Tanto è, che più di lei sarò malvagio:
Ma questa donna bisogna piglialla,
E tenerla qui tanto, ch’a bell’agio
Io possa questa immagine guastalla:
E nel guastar questa figura orribile,
Vedrete a costei far cose terribile.
70 Rinaldo sol con meco ne verrà,
Chè mi bisogna un compagno menare,
E con la spada il dragone uccidrà:
Or oltre, tempo non è qui da stare.
Orlando inverso Creonta ne va,
Che cominciava gli occhi a sfavillare,
E far certi carattereFonte/commento: Pagina:Pulci - Morgante maggiore II.pdf/458 già in terra:
Ed Ulivieri e gli altri ognun l’afferra.
71 A gran fatica tener la potieno:
Ella mettea talvolta certe strida,
Che par che dello inferno proprio sieno:
Malgigi intanto Rinaldo su guida,
Dove getta il dragon fuoco e veleno,
E dice quanto può presto l’uccida.
Rinaldo, sanza fargli altra risposta,
A quel dragon con Frusberta s’accosta.