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120 il morgante maggiore.

67 Dicea Malgigi: Io ero a Montalbano,
     E vidivi qua tutti in gran periglio,
     E mandai per Astolfo a mano a mano,
     E d’aiutarvi facemo consiglio.
     Rinaldo intanto tenea per la mano
     Antea, che ’l volto avea tutto vermiglio,
     E sente amaro e dolce, e freddo e caldo,
     E non si sazia di guatar Rinaldo.

68 Perchè intendiate, seguitava poi
     Malgigi e’ ci sarà da far pur molto,
     Disse colui che non ferrava i buoi,
     Ma l’oche,6 e già lo incastro aveva tolto:
     Questa crudel con certi incanti suoi
     (Diciam più pian, ch’io la veggo in ascolto)
     Ha fatta certa immagine di cera,
     Come colei c’ha l’arte tutta intera.

69 E ’n certa parte sta di quel palagio,
     Ed un dragone appresso v’è a guardalla;
     Tanto è, che più di lei sarò malvagio:
     Ma questa donna bisogna piglialla,
     E tenerla qui tanto, ch’a bell’agio
     Io possa questa immagine guastalla:
     E nel guastar questa figura orribile,
     Vedrete a costei far cose terribile.

70 Rinaldo sol con meco ne verrà,
     Chè mi bisogna un compagno menare,
     E con la spada il dragone uccidrà:
     Or oltre, tempo non è qui da stare.
     Orlando inverso Creonta ne va,
     Che cominciava gli occhi a sfavillare,
     E far certi carattereFonte/commento: Pagina:Pulci - Morgante maggiore II.pdf/458 già in terra:
     Ed Ulivieri e gli altri ognun l’afferra.

71 A gran fatica tener la potieno:
     Ella mettea talvolta certe strida,
     Che par che dello inferno proprio sieno:
     Malgigi intanto Rinaldo su guida,
     Dove getta il dragon fuoco e veleno,
     E dice quanto può presto l’uccida.
     Rinaldo, sanza fargli altra risposta,
     A quel dragon con Frusberta s’accosta.