Pagina:Raccolta di proverbi bergamaschi.djvu/23

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Così fassi parlare il soldato; eppure le donne sono tanto facili ad invaghirsi degli spallini.
I laùr long i deenta serpènćLe cose che vanno alla lunga diventano serpenti — Si dice per denotare che un troppo lungo far all’amore suole avere cattiva fine.
L’amùr al vé de l’amùrL’amore viene dall’amore — cioè chi vuol essere amato convien che ami; e Seneca disse pure: Si vis amari, ama.
L’amùr e la tós i se fa conósAmore e tosse si fanno conoscere — non si nascondono (Tosc.).
Sed male dissimulo. Quis enim celaverit ignem?
Lumine qui semper proditur ipse suo (Ovid.).

Per chi non sa di latino citerò i seguenti versi del Metastasio:

     Belle, se amanti siete.
Celate invan l’affetto;
A custodirlo in petto
     È debole il rigor.
È amore un tale affetto
Che di prudenza ognor
Non sente il freno.

L’amùr l’è orbAmore è cieco — onde Chi ama, il ver non vede; Dove regna amore, non si conosce errore.
L’amùr l’imbenda i öćL’amore imbenda gli occhi — e a dirla coi Toscani: Affezione, accieca ragione.
La paia apröf al föc la s’impéssa — perciò No bisogna miga mèt la paia apröf al föcLa paglia vicino al fuoco si accende — perciò Non bisogna mettere la paglia vicino al fuoco. Gli Spagnoli dicono: El hombre es el fuego, la mujer la estopa, viene el diablo y sopla; tradotto da un Toscano equivale a dire: L’uomo è fuoco e la donna è stoppa; vien poi il diavolo e gliel’accocca.