Pagina:Raccolta di proverbi bergamaschi.djvu/85

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de passàLa gioventù ha una gran montagna da passare — E le vie sono molte, intricate e pericolose; fortunato chi per tempo affidasi ad una buona guida.
La zoentù la öl fa ’l sò sfogoLa gioventù vuole il suo corso (Tosc.). Si dice per iscusare qualche scapataggine dei giovani, come si dice anche:
Töć a s’ völ fa la sò passada, e si aggiunge:
L’è mèi fala prest che tarde — Certamente, perchè chi non fa le pazzie in gioventù, le fa in vecchiaja; e

                         Spesso d’un Socrate
                         Adolescente
                         Nasce un decrepito
                         Birba o demente.
                         Dal farle tardi
                         Cristo li guardi.

La zoentù l’è la belessa de l’asenLa giovinezza è la bellezza dell’asino.
Péna la éta a nó deentà ećC’è pena la vita per chi non diventa vecchio — Sì, perchè
Per nó deentà eć bisogna mör de zuegnPer non diventar vecchio bisogna morir giovane.
Quando la barba la trà al bianchì, lassa la dòna e ciapa ’l viQuando la barba comincia a incanutire, lascia la donna e prendi il vino.
Quando s’è eć bisognerés pödì turnà zuegnV. Esperienza
Quando s’è eć, i böta ’n d’ü cantùQuando si è vecchi, si è gettati in un canto — cioè quando l’uomo non ha più le forze, non è più stimato; Al cane che invecchia la volpe gli piscia addosso (Tosc.).

Quel che nó s’ fa da edèl, nó s’ fa gna